Brand: Oral-B
Costo medio: 3,00 €
Reperibilità: farmacia/parafarmacia e grande distribuzione
Sito Ufficiale: www.az-oralb.it
Il packaging del filo, in linea con lo stile del brand, appare semplice, senza troppe pretese. Si tratta di un astuccio in cartone con coperchio di colore blu. La presenza del coperchio garantisce una protezione dei fili interdentali, aspetto da non sottovalutare.
Il filo interdentale in questione non lo troviamo in rocchetto, come forse siamo convenzionalmente abituati a pensare, bensì in 50 fili pretagliati estraibili dall’apposita apertura in plastica posta sul fronte della confezione, sotto il coperchio, con il fine di garantire l’uscita di un filo alla volta.
Come sono strutturati i fili?
I fili sono formati da 3 parti:
- estremità rigida per favorire l’inserzione del filo in presenza di riabilitazioni protesiche, apparecchi ortodontici o spazi interdentali particolarmente stretti.
- parte centrale spugnosa, per la detersione delle superfici.
- estremità in nylon non cerata, per la detersione delle superfici.
A chi possiamo consigliare l’utilizzo di questo filo interdentale?
Questo strumento di igiene orale domiciliare è indicato per i portatori di apparecchi ortodontici fissi, poiché hanno bisogno di un presidio che possa essere inserito tra un dente e l’altro al di sotto dell’arco metallico dell’apparecchio e questo è reso possibile dalla presenza dell’estremità rigida.
Inoltre è indicato per i pazienti con riabilitazioni protesiche fisse, vale a dire ponti sia su denti naturali che impianti, poiché l’estremità rigida permette di inserire il filo tra la protesi e la gengiva e poter pulire zone in cui avviene comunque l’accumulo di placca batterica, anche se non sono presenti denti.
Infine può essere consigliato per tutti coloro che hanno degli spazi interdentali molto ampi e un punti di contatto molto stretti, questa condizione può portare alla rottura del filo durante l’inserimento tra i due denti, invece inserendolo direttamente nello spazio e detergendo le superfici di entrambi i denti che compongono lo stesso la manovra risulterà facilitata.
Il prodotto in questione è un prodotto buono e consigliato solo a “pochi eletti” come si può dedurre dalle indicazioni. In casi in cui si hanno sia denti naturali che riabilitazioni protesiche oppure se l’apparecchio ortodontico non coinvolge tutti i denti si può utilizzare il filo come spiegato precedentemente, mentre sui denti residui si può utilizzare come un filo “tradizionale”.
La porzione spugnosa è molto sottile, così come l’estremità rigida, perciò è molto valido rispetto ad altri fili “concorrenti” dove gli spazi tra gengiva e protesi sono minimi in modo da pulire bene la zona senza provocare traumi sui tessuti, allo stesso modo è maggiormente indicato in portatore di apparecchio fisso dove gli spazi sono particolarmente stretti.
Per contro è meno efficace quando gli spazi tra dente e gengiva sono più ampi ed essendo anche l’estremità rigida sottile si imbibisce facilmente di saliva perdendo la sua tonicità e rendendo il filo difficilmente utilizzabile.
L’utilizzo di questo filo richiede un po’ di manualità per l’inserzione negli spazi, perciò soprattutto le prime volte bisogna avere pazienza e capire come va utilizzato nella propria bocca!